DCA ATIPICI

Tra i DCA atipici e quindi non classificati in anoressia, bulimia e binge eating fanno parte altri disturbi che sono borderline ma non sono meno gravi o da sottovalutare. Uno di questi viene detto dieting. Con questo termine si intende una condizione di dieta quasi ininterrotta, con un’attenzione esasperata al peso e un rapporto morboso nei confronti del cibo, fino a condizionare ogni aspetto della vita. E’ molto importante curare questa patologia con la competenza di un’equipe multidisciplinare costituita da medici, nutrizionisti e psicologi.

La differenza di questo disturbo, con gli atri DCA conclamati e ampiamente studiati è la possibile regressione dei sintomi, ma è importante saper riconoscere la patologia. A differenza degli altri disturbi del comportamento alimentare, nel DCA atipico è più difficile indagare le carenze nutrizionali e quindi deficit di vitamine e minerali. Dobbiamo considerare da quanto tempo è presente il deficit alimentare, infatti più una persona si è privata di alimenti, più il quadro è peggiore. I rischi relativi alle carenze nutrizionali sono da non sottovalutare, come l’insonnia e disturbi del sonno, Osteopenia e Osteoporosi, problemi ormonali sessuali, stanchezza e spossatezza croniche, difficoltà di risposta insulinica.

Ma quale è la soluzione? Sicuramente consumare alimenti ricchi di micronutrienti, ma in genere questi alimenti sono anche associati a grassi di origine animale, tutto ciò che provoca paura e timore in una persona affetta da DCA.

I sintomi associati al malessere intestinale sono problemi di gonfiore, dolore addominale, distensione, flatulenza, stitichezza alternata a dissenteria, che portano alla disbiosi intestinale. Infatti il microbiota intestinale è essenziale per garantire la digestione di alcune sostanze che vengono non solo assimilate dall’organismo, ma dobbiamo considerare il microbiota come batteri che producono attivamente le sostanze ( soprattutto vitamine ) essenziali al nostro organismo, e che se non viene nutrito, esso sarà debole.

Quindi, è necessario far comprendere e accompagnare la paziente a non aver timore degli alimenti come il tuorlo delle uova, burro di centrifuga, pesce ricco di grassi buoni, e carne proveniente da allevamenti non intensivi.

I RADICALI LIBERI

I radicali liberi sono molecole instabili e fortemente reattive. Vi ricordate la chimica studiata al liceo? Ogni atomo è costituito da protoni e neutroni presenti nel nucleo, e attorno viaggiano molto velocemente gli elettroni attraverso un’orbita attorno al nucleo. Ecco, le molecole reattive non hanno l’elettrone nell’orbitale più esterno. Per stabilizzarsi cercano di acquisire l’elettrone delle strutture molecolari vicine com egli acidi nucleici (DNA e RNA), proteine, lipidi ecc. Ma in questo modo modificano queste molecole, a volte in modo irreversibile, causando un danno tale da alterarne la funzione.

La produzione di radicali liberi è un evento fisiologico e si verifica di norma nell’organismo attraverso le reazioni biochimiche cellulari, soprattutto quelle che usano l’ossigeno per produrre energia. Ma tranquilli, il nostro organismo ha “studiato” una strategia per difendersi e neutralizzare gran parte degli effetti dei radicali liberi. Infatti il ruolo più importante, viene giocato dal glutatione, una molecola costituita da tre amminoacidi. questi sono l’acido glutammico, la cisteina e la glicina.

Il glutatione ha una forte capacità di passare dalla forma ridotta alla forma ossidata e viceversa, proteggendo le proteine e gli altri composti ossidabili dall’azione dei radicali liberi. quando però i radicali liberi sono troppi, l’organismo non riesce a contrastare la loro azione e si hanno danni cellulari importanti. Vi starete chiedendo cosa c’entra tutto questo con l’alimentazione? Semplice : un modo per combattere i radicali liberi è attraverso l’assunzione di sostanze antiossidanti. le più importanti sono la vitamina A, la vitamina E, i carotenoidi, la vitamina C, il selenio, lo zinco, il coenzima Q.

La vitamina A è presente nell’olio di fegato di merluzzo, nelle carni, nelle uova, nel latte, nei formaggi e nel burro;

La vitamina E presente negli oli vegetali, nel burro e latticini, nei cereali integrali;

I carotenoidi sono invece presenti negli ortaggi di colore giallo arancio (carote, zucche, peperoni; spinaci e broccoli) nei frutti, (albicocche, meloni, pesche gialle,
pompelmo rosa);

La vitamina C: è presente negli agrumi, ananas, kiwi, fragole, alcune verdure fresche (lattuga, radicchi, spinaci, broccoletti ecc.), in alcuni ortaggi freschi (broccoli, cavoli, cavolfiori, pomodori, peperoni),e nelle patate;

Il selenio è presente nei cereali, nelle noci, nei funghi e nella carne;

Lo zinco è presente nel lievito, nel latte e nella carne;

Il coenzima Q è presente nella carne, nel pesce, nei cereali, negli oli vegetali, nel germe di grano, nella soia;

I polifenoli: nei Frutti di bosco, nel succo d’uva, cavoli, prugne, pompelmo rosa, kiwi ed in genere frutta e verdura con colori accesi (verde scuro, rosa, giallo, arancione, viola ecc.






DCA

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DCA) sono una categoria di patologie che hanno in comune un alterato rapporto con il cibo. I tre principali disturbi sono rappresentati da anoressia nervosa, bulimia nervosa e il binge-eating. Questi disturbi condividono alcuni sintomi come la depressione, il disturbo bipolare e i disturbi d’ansia. Sia l’anoressia nervosa sia la bulimia presentano delle condotte di compensazione, come la restrizione calorica nell’anoressia nervosa e il vomito autoindotto nella bulimia nervosa. Il disturbo di binge-eating invece non presenta condotte di compensazione, ma sicuramente la persona che ne è affetta subisce un forte stress emotivo. Infatti dietro un rapporto complicato con il cibo c’è sempre un problema di natura psicologica come disagi nella famiglia di appartenenza, o nei rapporti sociali. Nel caso dell’anoressia nervosa è presente un controllo eccessivo sulle calorie da assumere e l’”ortoressia”cioè l’ossessione del mangiare sano, e quindi si va incontro ad una forte restrizione calorica che comporta dei meccanismi di autofagia nell’organismo, un forte calo di peso, amenorrea, e può manifestare problemi gravi come osteoporosi aggressiva. La bulimia nervosa è caratterizzata da intense abbuffate soprattutto notturne, e gli effetti sono molto gravi come danni al canale esofageo, ulcere fino al tumore che sono provocati da vomito autoindotto. Questa condotta di compensazione autolesionistica è indotta per cercare di recuperare il controllo che si è perso durante le abbuffate, alternato a digiuni forzati, aumento intensivo dell’esercizio fisico ed uso di lassativi. E’ molto importante non sottovalutare i sintomi, anche se le persone che soffrono di questi disturbi sono “egosintonici”, cioè non si riconoscono nella problematica. Questi disturbi hanno bisogno di un approccio multidisciplinare con medici, nutrizionisti e psicologi, poiché è importante non solo riequilibrare il peso alla condizione di salute della persona, ma è importante che non si ripresenti in futuro.

Microbiota

Oggi vorrei parlarvi del microbiota intestinale! È molto importante fare attenzione a ciò che mangiamo proprio per preservarlo.

Ma da quali organismi è costituito? I principali colonizzatori sono batteri, virus, funghi e protozoi. Questi fantastici inquilini sono nel nostro intestino da quando nasciamo ( infatti prima del parto l’intestino è pressoché sterile), e a seconda di come avviene il parto ( se cesareo o naturale) e dall’allattamento ( se attraverso il seno, o artificiale) avremo una diversa distribuzione e colonizzazione.

La bio-diversità e quindi le famiglie degli inquilini, determinano delle caratteristiche che se non in equilibrio sono la causa di disbiosi. La disbiosi è il meccanismo che si genera quando la flora intestinale non è in equilibrio, e rende le cellule più permeabili, con meno controllo di ciò che entra e ciò che esce, aumentando il rischio di far entrare nel nostro organismo batteri, virus e diverse sostanze, potenzialmente nocive per il nostro organismo.

Per mantenere in equilibrio la flora intestinale, e per migliorare la salute è necessario condurre una sana alimentazione.